L’espresso all’italiana è proprio spaziale
Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazio, è anche la prima donna nel mondo ad aver assaggiato il primo caffè espresso in assenza di gravità
Samantha Cristoforetti lo ha preparato introducendo la capsula con il caffè dentro la macchina ISSpresso, che è bianca, pesa 20 Kg ed è stata prodotta da Lavazza e dall’azienda ingegneristica aerospaziale torinese Argotec.
L’acqua è stata aspirata e portata in pressione da un sistema elettrico “non convenzionale”, attraverserà un tubo di acciaio speciale capace di resistere alla pressione nello spazio: sulla terra è sufficiente un normale tubicino di plastica.
Poi Samantha Cristoforetti lo ha bevuto con una cannuccia.
Per dare spazio all’immaginazione, per stupire sé stessi e gli altri, per innovare: l’Italia è conosciuta per questo. Patria di geni artistici e innovatori scientifici.
Non ci sarebbe umanità, senza innovazione, e le grandi aziende italiane deve anche essere visionarie.
Proprio dieci anni fa, nel 2004, il calendario Lavazza portava il caffè nello spazio. Era un sogno: il sogno di mandare in orbita l’espresso Lavazza e la sua tazzina, in un mondo al di là dell’atmosfera, fatto di caffè e di zucchero.
10 anni fa sembrava fantascienza, ora è realtà!
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