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La Rivoluzione del Web : dai Social al Metaverso

Il protagonista di questa rivoluzione che dovrebbe concretizzarsi nell’arco temporale dei prossimi dieci anni è Mark Zuckerberg, il CEO di Facebook il quale ha annunciato il cambio del nome in META, con l’obiettivo di basare il futuro della compagnia sul Metaverso.

Il Metaverso è un neologismo formato dalla fusione tra Meta ossia “Trascendente” e Verso cioè “Universo”.

Trattasi di una piattaforma futuristica ad altissimo livello di tecnologia, una realtà virtuale che riproporrebbe il modo in cui si vive nel mondo fisico.

Non più semplicemente un social network ma un universo completo dove, attraverso l’utilizzo di visori di realtà virtuale come Oculus 2 (della stessa Meta), ogni soggetto viene rappresentato con un proprio avatar ed è in grado di cogliere diverse opportunità di interazione come lavorare, giocare, partecipare a riunioni, effettuare acquisti pagando in cripto valute.

Questo nuovo “prodotto” viene reso più appetibile dall’idea che l’interazione on line sarà così molto più vicina all’esperienza che si ha con i contatti personali.

Sono stati da subito però sollevati numerosi dubbi e perplessità sulle reali intenzioni di questa campagna che nasconderebbero per esempio l’intento di distogliere l’attenzione dagli scandali che di tanto in tanto vengono alla luce, ripulendo la reputazione della società.

Inoltre sarebbe un modo per raccogliere sempre più dati personali e trarne profitto attraendo pubblico giovanile e per rendersi maggiormente indipendente da Apple e Google.

Senza considerare che, creare un’abitudine a rifugiarsi nella realtà virtuale invece che vivere di vita reale peggiorerebbe la dipendenza da social e dispositivi e quindi la salute mentale di giovani e meno giovani aumentandone la frustrazione ed il disagio.

In conclusione, se questo è il nostro futuro, è necessario che il tempo che ci rimane per raggiungere l’obiettivo del Metaverso di supportare un enorme flusso contemporaneo di dati, sia utilizzato per creare infrastrutture digitali sicure ed etiche e per porre regole e leggi a tutela degli utilizzatori.

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