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Le abitudini di consumo mediatico degli italiani

le abitudini di uso dei media degli italiani

Rapporto Censis 2015

Ecco cosa dice il XII Rapporto Censis .. siamo nel pieno della disintermediazione digitale

Secondo l’ultimo rapporto del Censis risulta che su internet ormai ci vanno il 71% degli italiani, e considerando che ormai siamo 60.800.000 persone si parla di 43.200.000 italiani che fruiscono dei servizi associati alla rete (ma solo il 5,2% si connette con banda ultralarga).

Tra i giovani under 30 c’è l’esplosione assoluta dei dispositivi mobili: lo smartphone viene usato dall’85,7%, il tablet dal 36,6%.

La TV resta la regina dei media, ma è sul WEB dove si cercano informazioni, ci si intrattiene (musica e film), si fanno acquisti e si sbrigano pratiche personali.

QUANTO SIAMO SOCIAL?
E come siamo messi con i Social? Si parliamo di Facebook, Youtube, LinkedIn e Twitter ..

– È iscritto a Facebook il 50,3% dell’intera popolazione : 30.600.000 (il 77,4% dei giovani under 30)
– YouTube raggiunge il 42% di utenti (il 72,5% tra i giovani)
– Circa 8.000.000 di italiani hanno un profilo LinkedIn (parliamo del 13,5% ma solo il 20% degli iscritti è alla ricerca attiva di un lavoro, mentre gli altri lo usano solo per fare networking)
– Il 10,1% degli italiani usa Twitter

LA NUOVA TELEVISIONE

La tv mantiene la quota di telespettatori che coincide sostanzialmente con la totalità della popolazione (il 96,7%),
C’è un rafforzamento però del pubblico delle nuove televisioni:
– la web tv è arrivata a una utenza del 23,7% (+1,6% rispetto all’anno precedente)
– la mobile tv all’11,6% (+4,8%),
– le tv satellitari si attestano al 42,4%
.. e il 10% degli italiani usa la smart tv connessa in rete.

BOOM DI SMARTPHONE E TABLET

La quota degli smartphone continua ad aumentare (+12,9%)! .. vengono impiegati regolarmente da oltre la metà degli italiani (il 52,8%),
I tablet praticamente raddoppiano la loro diffusione nel giro di un biennio .. Oggi si trovano tra le mani di più di un quarto degli italiani (il 26,6%).

CONTINUA IL CICLO NEGATIVO PER LA CARTA STAMPATA

Solo un italiano su due legge i libri:
– 1,6% i lettori dei quotidiani rispetto anno precedente,
– tengono solo i settimanali e i mensili,
– sono in crescita i contatti dei quotidiani online +2,6%
– la crescita è praticamente doppia per i portali web informativi +4,9%

GIOVANI VS. ANZIANI

Tra i giovani la quota di utenti della rete arriva al 91,9%, mentre è ferma al 27,8% tra gli anziani;
l’85,7% dei primi usa telefoni smartphone, ma lo fa solo il 13,2% dei secondi;
il 77,4% degli under 30 è iscritto a Facebook, contro appena il 14,3% degli over 65;
il 72,5% dei giovani usa YouTube, come fa solo il 6,6% degli ultrasessantacinquenni;
i giovani che guardano la web tv (il 40,7%) sono molti di più degli anziani che fanno altrettanto (il 7,1%);
il 40,3% dei primi ascolta la radio attraverso il telefono cellulare, dieci volte degli anziani (4,1%);
un giovane su tre (il 36,6%) ha un tablet, solo il 6% degli anziani lo usa.
Al contrario, l’utenza giovanile dei quotidiani (il 27,5%) è ampiamente inferiore a quella degli ultrasessantacinquenni (il 54,3%).

IL PRIMATO DELL’INFORMAZIONE PERSONALIZZATA

Le prime cinque fonti di informazione usate dagli italiani sono:
– telegiornali (utilizzati dal 76,5% per informarsi)
– giornali radio (52%),
– i motori di ricerca su internet GOOGLE (51,4%)
– tv all news (50,9%)
– Facebook (43,7%). A

ECCO I TREND RECORD

Qui si registra l’aumento record dell’utenza
Facebook +16,9%
App per smartphone +16,7%
YouTube +10,9%
Motori di ricerca +10%

GERARCHIA DELLE FONTI D’INFORMAZIONE PER I GIOVANI

1° Facebook come strumento per informarsi (71,1%)
2° Google (68,7%)
3° telegiornali (68,5%)
4° YouTube
5° giornali radio (48,8%)
6° app per smartphone (46,8%)

INTERNET NELLA VITA QUOTIDIANA

Questa la classifica di come utilizziamo internet (oltre all’interazione social)
1° ricerca di strade e località 60,4%
2° ricerca di informazioni su aziende, prodotti, servizi 56%
3° home banking 46,2%
4° ascolto della musica 43,9% (il 69,9% nel caso dei giovani)
5° acquisti sul web 43,5% degli utenti di internet (15 milioni)
6° guardare film 25,9% (il 46% nel caso dei giovani)
7° cercare lavoro (18,4%)
8° telefonare tramite Skype o altri servizi voip (16,2%)

.. ma sbrigare pratiche con uffici pubblici è ancora limitato al 17,1% degli internauti

COSA SIGNIFICA TUTTO QUESTO?

Decolla l’economia della disintermediazione digitale : questa economia sposta la creazione di valore da filiere produttive e occupazionali tradizionali in nuovi ambiti.  Il potere di disintermediazione dei nuovi media si estende ben oltre l’ambito della comunicazione propriamente detta, come mostrano il successo delle piattaforme di prenotazione viaggi online, l’avanzata dell’ecommerce e dell’home banking, oltre che fenomeni come Uber, AirBnB e altre app che fanno incontrare velocemente e direttamente domanda e offerta di trasporti, alloggi, e via dicendo. Gli utenti si servono sempre di più di piattaforme telematiche e di provider che li mettono a diretto contatto con i loro interlocutori o con i servizi di loro interesse, evitando l’intermediazione di altri soggetti.

USARE BENE INTERNET
La crisi ha costretto gli italiani a tagliare su tutto MA NON sui media digitali connessi in rete, perché grazie ad essi hanno aumentato il loro potere individuale di disintermediazione, che ha comportato un risparmio netto finale nel bilancio familiare.

Si usa internet per INFORMARSI, per ACQUISTARE prodotti e servizi, per PRENOTARE viaggi e vacanze, per GUARDARE film o seguire partite di calcio per svolgere OPERAZIONI BANCARIE o per cercare di entrare in CONTATTO con le AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

Usare BENE internet significa SPENDERE MENO SOLDI o anche solo sprecare meno tempo: in ogni caso, guadagnare qualcosa.

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